La città di Agrigento è conosciuta in tutto il mondo per la Valle dei Templi, patrimonio culturale dell’umanità. Lo scorso anno un milione di visitatori hanno ammirato i suoi siti archeologici.
Molti hanno apprezzato anche il centro storico della Città dei Templi che risale al periodo arabo, ma soprattutto quando è passata sotto la dominazione della potente famiglia Chiaramonte che Agrigento si è arricchito di testimonianze medievali fra le più belle della Sicilia occidentale.
I Chiaramonte
La nobile e potente famiglia dei Chiaramonte è arrivata in Sicilia con i Normanni per cacciare i musulmani. Ad Agrigento ha edificato le sue principesche dimore, i conventi, le chiese, i palazzi del potere politico e militare tra il XIII e il XV secolo, concepiti secondo uno stile così originale che da prendere il nome di “chiaramontano”. I Chiaramonte furono in provincia di Agrigento straordinari costruttori che per amore dell’arte diedero impulso ed incoraggiamento alla creazione di tante opere immortali, tra questo vogliamo indicare al visitatore soprattutto il monastero chiaramontano detto dagli agrigentini “Bataranni” (Badia grande).
Il monastero chiaramontano
Il monastero sorge nel cuore del centro storico, a due passi dalla centralissima via Atenea. Fu prima dimora, Badia grande chiaramontana e venne trasformata in convento cistercense nel 1299 dalla moglie di Federico Chiaramonte, la ricca e devota Marchisia Prefoglio (progenitrice della potente famiglia feudale), quando divenne vedova. Conserva ancora bene i segni dell’arte chiaramontane che ebbe grande sviluppo durante il 1300.
La struttura del monastero
L’ingresso al monastero immette nel chiostro e immediatamente ci troviamo dinanzi ad un ampio edifico che costituisce la parte monumentale del fabbricato antico. Si presenta con un piano terreno e due piani superiori.
Il piano terreno è costituito soprattutto dalla cappella ed accanto dall’aula capitolare.
Si impone immediatamente all’attenzione del visitatore il un grandioso portale, elegantemente fiancheggiato da due splendide bifore dell’Aula Capitolare, caratterizzate da un triplice ordine di colonnine centrali e collaterali con gli zig-zag o denti di sega.
Entrando ammiriamo il soffitto dell’Aula e la caratteristica volta a crociera con costoloni a sesto acuto e vele di volta.
La Cappella del Monastero, eretta da Costanza II Chiaramonte intorno al 1350, si fa ammirare per il suo semplice ma elegante portale esterno, mentre all’interno presenta strutture trecentesche con volte a crociera e una tribunetta con un magnifico arco chiaramontano.
Infine abbiamo, sempre a piano terra, l’ampio refettorio, costituito da una sala rettangolare, con finestre monofore e una finestra bifora.
I piani superiori
Una scaletta ci porta al primo piano dove si trovano il dormitorio, la sala dei marmi, la sala dei cassettoni e la sala della Madre superiora (detta pure sala della Torre).
Il solaio piano ha la funzione di pavimento al vano dormitorio con portale di accesso decorato con motivi di ghiera poggiati sulle colonnine. E’ ubicato al centro della facciata principale ed è sorretto da cinque arconi ad ogiva; ha il soffitto a cassettoni, un ordine di archi a sesto acuto e resti di notevoli affreschi medievali.
La sala dei marmi è una stanza quadrangolare che ospita un crocifisso marmoreo del quattrocento.
La sala dei cassettoni presenta un soffitto ligneo a cassettoni e un affresco con San Francesco d’Assisi, papa Celestino V e San Antonio da Padova.
La sala della Madre Superiora, detta pure la sala della Torre, ha forma quadrangolare ed è caratterizzata da semplici colonnine innalzate verso il soffitto che sviluppano una volta a crociera con un rosone nel centro. Si trovano alle pareti brani di affreschi del XIV secolo e sono esposte una Croce Lignea dipinta del XV secolo con la figura del Cristo e le mezze figure della madonna e di S. Giovanni Evangelista e un bassorilievo di marmo con la Crocifissione del XIV secolo.
Al secondo e ultimo piano non vi è nulla di particolarmente notevole da ammirare e viene utilizzata per ospitare le sale del museo civico
Il Museo Civico
Il monastero agrigentino è stato innalzato alla condizione di monumento nazionale per la notevole importanza storica ed artistica.
Ospita il Museo Civico della città di Agrigento.
Nelle sue sale espositive accoglie beni demo-etno-antropologici; raccolte medievali e moderne (dipinti, statue, maioliche, materiale lapideo); collezioni delle ceramiche provenienti dal territorio della provincia di Agrigento; ceramiche provenienti dalle fornaci medievali di Agrigento con stemmi di famiglie feudali locali
Il materiale lapideo è stato realizzato da maestranze siciliane.
Il Museo conserva un’interessante croce marmorea del XV secolo e alcune sale espongono frammenti architettonici e scultorei come capitelli, parti di architravi, testine di puttini e di sante e una lapide in pietra di età araba con iscrizione in caratteri cufici, di rilevante importanza.
Orario apertura del museo:
Lun. – Ven. 9- 13/16-18; Sab. 9-13. Domenica chiuso
Recapiti telefonici +39 0922 20664 cell. /328 737 0299 per prenotare le visite.
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